Certosa di San Martino
Un po' di storia della Certosa di San Martino
Costruita nel 1325 su richiesta di Carlo d'Angiò, fin da subito la Certosa subisce grandi cambiamenti, che la trasformeranno secolo dopo secolo fino a diventare il complesso monumentale che puoi ammirare oggi sulla cima della collina del Vomero.
La struttura deve la sua forma a cinque architetti principali: i primi furono Tino di Camaino e Attanasio Primario, che seguirono i canoni architettonici dell'Ordine dei certosini, prediletti dalla famiglia angioina e ospiti della struttura fin dal 1338. Questa prima costruzione totalmente ristrutturata, cancellando quasi del tutto le sue origini gotiche. Alla fine del Cinquecento Giovanni Antonio Dosio regalò alla struttura uno stile rinascimentale molto elegante che, tuttavia, venne modificato nel Seicento dall'intervento di Cosimo Fanzago, che trasformò la Certosa in un gioiello barocco, e nel Settecento da Nicola Tagliacozzi che diede un tocco di rococò.
Dalla fine del XVIII secolo e fino alla metà del secolo successivo i certosini vennero espulsi e riaccolti più volte nella Certosa, fino all'espulsione finale del 1866 grazie alla dichiarazione della struttura come bene monumentale di proprietà del neonato Stato italiano. IN quello stesso anno fu annesso alla Certosa anche un Museo Nazionale, che ancora oggi puoi visitare all'interno del complesso religioso.
Cosa è oggi la Certosa di San Martino?
Non ospita più l'ordine dei certosini, ma la struttura mantiene intatta un'aura antica e religiosa. Al suo interno potrai ammirare la splendida Chiesa principale, un piccolo gioiello dell'architettura e della pittura dei secoli XVII e XVIII. La chiesa è munita di ben due chiostri: quello Grande segue la struttura trecentesca e su di esso si affacciano le celle che erano dei monaci certosini; qui dentro puoi trovare anche il cimitero con una particolarissima balaustra adornata con ossa e teschi! Il Chiostro dei Procuratori, invece, presenta un pozzo nel centro e sulle pareti una rassegna di epigrafi, sculture e stemmi.
Fa parte del complesso monumentale anche un Museo nazionale, le cui opere raccontano la storia della Certosa e della città di Napoli. Fra le tante, una scultura del Bernini, opere di Artemisia Gentileschi, Andrea Vaccaro e della cosiddetta scuola di Posillipo. All'interno del polo museale potrai ammirare anche l'antica Farmacia (o Spezieria), una sezione dedicata ai presepi (antica tradizione partenopea) e una sala dove sono conservati tre antichi orologi solari
Curiosità sulla Certosa di San Martino
Sai che sotto la Certosa si trovano dei bellissimi sotterranei? Questi, costruiti in stile gotico, sono la più vivida testimonianza delle origini della Certosa, anch'essa gotica nella sua struttura iniziale e costruita sopra delle fondamenta scavate nella collina del Vomero, probabilmente appartenuta all'antico castello di Belforte.
Alti archi ogivali, sequenze di colonne, lunghi corridoi e aperture che conservano statue ed epigrafi sono le caratteristiche principali che ti faranno amare questi sotterranei. Questo suggestivo spazio ospita più di 150 opere che risalgono al periodo fra il XIII e il XVII secolo. Una su tutte, lo stupendo San Francesco scolpito da Giuseppe Sanmartino, lo stesso scultore che ha regalato all'umanità lo splendido Cristo velato conservato a Napoli nella Cappella di San Severo.
Dai sotterranei all'aria aperta: parte del parco intorno al complesso monumentale è il Giardino delle Donne. Sai che le donne non potevano accedere alla Certosa? Tuttavia veniva loro dedicata una cappella a parte con giardino adiacente. Dopo la rovina conseguente ai continui interventi, questo spazio è stato restaurato e adesso è di nuovo ammirabile in tutto il suo splendore. Alle piante già esistenti ne sono state aggiunte altre, che rendono questo giardino un piccolo angolo di pace e bellezza.
Perché visitare la Certosa di San Martino?
Simbolo della religione cattolica e dell'arte barocca, la Certosa di San Martino è una tappa fondamentale per poter conoscere fino in fondo la vera natura della cultura partenopea. A parte la meravigliosa architettura del complesso monumentale, le chiese, i giardini, le opere conservate nel Museo sono un'attrazione imperdibile. Inoltre, la posizione privilegiata della Certosa ti regalerà una vista mozzafiato del Golfo di Napoli, grazie alla posizione rialzata della collina del Vomero e alla costruzione attenta della struttura, che lungo il percorso di visita presenta continui scorci della città e del bellissimo mare che la bagna.
Come posso visitare la Certosa di San Martino
Per poter visitare il bellissimo complesso religioso, puoi acquistare il biglietto d'ingresso cumulativo che include il Monastero e il Museo di San Martino in combinazione con l'Audioguida della città di Napoli, una città con carattere che sorprende e affascina.
Altre attrazioni nella zona
Se non hai abbastanza del connubio fra arte, religione e arte barocca, allora devi assolutamente andare a visitare la magnifica Cappella di San Severo, che ti saprà conquistare con la sua atmosfera misteriosa. E non scordarti di riservare un po' di tempo per ammirare il famoso Cristo velato di Sanmartino.
Ancora arte grazie alle magnifiche opere del Museo Archeologico, uno dei più belli e prestigiosi d'Europa. Qui potrai vedere la famosa testa di cavallo di Raffaello e il rinomato Gabinetto Segreto, sala dedicata all'erotismo nella cultura degli antichi romani.
Infine, se vuoi conoscere la cultura partenopea dal vivo, allora non ti resta che avventurarti in tour di Napoli, che si aprirà davanti ai tuoi occhi per rivelarti tutta la sua particolare bellezza. E, perché no?, puoi spingerti oltre i confini della città e arrivare fino a Pompei ed Ercolano, due dei siti archeologici più conosciuti al mondo, recuperati negli anni dalla cenere del Vesuvio che li aveva inesorabilmente distrutti.
Informazioni Utili
Aperto dal giovedì al martedì dalle 8:00 alle 19:30
Chiuso mercoledì, 1 gennaio, 25 dicembre
Certosa di San Martino: Largo San Martino 8, Napoli
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